- Premonetazione nord e centro Italia 500 a.C. – 200 a.C.

Le scoperte archeologiche ci  permettono d'affermare che le antiche popolazioni italiche che abitavano le terre del centro e le pianure del nord, superarono il sistema del baratto utilizzando il " Rame " ricavato dalle numerose miniere della zona.

Oggi siamo convinti che i le genti italiche fondevano questo metallo e ne ricavavano dei pani di rame grezzo, il peso varia da pochi grammi a più chilogrammi.

Conosciamo queste premonete con il nome di " AES RUDE "e la definiamo il primitivo mezzo di scambio con metalli a peso.
Rappresenta la prima moneta locale usata dai ns. progenitori senza ricorrere al faticoso baratto dei buoi, pecore ed altro.

Per il piccolo commercio " AES RUDE " veniva frazionata a colpi di martello e così i nostri antenati avevano inventato anche gli spiccioli.

Il peso di riferimento è la  libbra romana antica = 300 scrupoli pari a 338,073 gr.

Importante è ricordare che i Romani usarono come unità di peso lo " SCRUPOLO " che corrisponde nel nostro sistema a 1,136 grammi.

Il nome "AES RUDE " si pensa possa derivare dalle parole :

Quando, dove e come nacque non si sa con precisione, si pensa al 1000 a.C. epoca in cui l’uomo italico dopo aver imparato a lavorare i metalli per fabbricare gli utensili, scoprì i vantaggi del rame come merce – valore per gli scambi e bene rifugio.

Per i popoli italici il rame rappresenta la nuova ricchezza , come l’oro rappresentò la ricchezza dell’Oriente e l’Argento quella della Grecia.
" AES RUDE " per la continua richiesta di rame, abbondante in Italia, si propagò di città in città facendo ricche le popolazioni produttrici dell’Emilia, dalla Toscana e delle Isole.
Diciamo che questa moneta, oltre a servire per lo scambio, veniva rifusa per ricavarne oggetti per la casa , per il lavoro e per le armi dei soldati.
Con l’arrivo in Italia dei Greci ed Etruschi " AES RUDE " viene fuso unito allo stagno per ottenere il "Bronzo", sulle fusioni vengono impressi simboli di garanzia..

Lo storico antico Plinio narra che Servio Tullio sesto re di Roma (578 –535 a.C.) imprime un simbolo sui lingotti fusi di bronzo e ne stabilisce il peso.

Questa massa del peso superiore al chilo è conosciuta come " AES SIGNATUM " . Queste premonete diventano la base di una economia che si estende dal Lazio alla Campania, all’Umbria e raggiunge anche le pianure della Val Padana.

Conserviamo nei musei pezzi interi o frammenti di questa primitiva moneta di forma rettangolare fusa in bronzo che porta raffigurata la lisca di pesce o un ramoscello.

Per la prima volta compare su alcune "AES SIGNATUM" il segno della zecca che le ha fuse, la scritta è per esteso " roma ".

La Zecca di Roma intorno al 339 a.C. fonde  monete in bronzo che identifichiamo con il nome di "AES GRAVE "con peso di riferimento l’ asse.
L’AES GRAVE  reca su entrambe le facce una raffigurazione che identifica il tipo, il peso è stabilito prima della fusione.
Sulla moneta compare il valore corrispondente indicato con globetti o piccole linee.

Per complicare lo studio ai numismatici , i Romani stabilirono che la misura del peso monetale fosse l " ASSE " pesante 240 Scrupoli  corrispondenti ad una Libbra Latina di 272,87 gr.
L’ ASSE veniva diviso in 12 parti che chiamavano " Oncia " .

VARI TIPI DI MONETAZIONE BRONZEA
 

Nome Moneta   Peso romano   Peso metrico Figura monetale Simbolo
ASSE = Libbra latina =
272,87 gr
Testa di Giano I
ONCIA = 1/12 di Asse =
22,73 gr 
Testa di Roma O
SESTANTE = 2 Once =
45,4 gr
Testa di Mercurio OO
QUADRANTE = 3 Once =
68,2 gr
Testa di Ercole OOO
TRIENTE = 4 Once =
90,92 gr 
Testa di Minerva OOOO
SEMISSE = 6 Once =
136,43 gr 
Testa di Saturno S
             

Multipli dell’Asse
 

Nome Moneta   Peso romano   Peso metrico Figura monetale Simbolo
DUPONDI = 2 Assi = 545,74 gr Testa di Minerva II
TREMISSI = 3 Assi = 818,61 gr Testa di Roma III
QUINCUSSI = 5 Assi = 1364,3 gr Testa di Roma V
DECUSSI = 10 Assi = 2728,7 gr Testa di Roma X

Non dobbiamo dimenticare che nel centro Italia si era insediato e sviluppato un popolo proveniente dall’Asia Minore ( Lidia) gli ETRUSCHI.

Questo popolo estende la sua influenza in tutto il centro Italia, mentre al nord stabilisce insediamenti e al centro della valle padana raggiungono la zona del fiume Mincio e Oglio.

La civiltà Etrusca, capace di ricavare il ferro dai minerali abbondanti nell’isola d’ELBA e fondere grossi quantitativi di rame, per prima tra le genti Italiche organizza per i commerci un sistema di scambio basato su metalli di riferimento.
Della monetazione etrusca abbiamo poche documentazioni , ma bastano a permetterci di affermare che usarono oro e argento per il commercio con i mercanti fenici e greci e  il rame o bronzo quale bene di scambio.
Sicuramente i popoli vicini appresero e continuarono il loro concetto economico, fra tutti i popoli italici quello che continuò e diffuse il concetto etrusco furono le genti di ROMA.
 

I continui contatti delle genti latine ed etrusche con i mercanti greci, fenici e cartaginesi fa si che anche l’uso della moneta si adatta all’evolversi dei tempi.
ROMA città che ha unito sotto di se tutte le genti vicine Etruschi, Sanniti, Volsci, Equi, Sabini, ecc. inizia una monetazione in argento che avrà molta fortuna e sarà anche una delle armi usate per le grandi sue vittorie. Questa moneta viene chiamata " DENARIO" .

Il Senato di Roma nel 269 a.C., come ci riferisce Plinio, dopo la vittoria su Pirro considerate le necessità commerciali e militari con il mondo "magno – greco" decise di coniare una moneta d’argento stabilendo nuovi rapporti con il bronzo e con il peso di riferimento.

Il peso di riferimento diventa la " libbra romana" da 288 scrupoli = 327 gr .
Da una libbra di Argento si ricavano 72 denari di 4 scrupoli = 4,55 gr.

Per distinguere facilmente le monete d’argento e stabilirne il valore vengono incise delle indicazione. La cifra indicata rappresentava il rapporto con l’asse:

Importante e sapere che: Vista questa continua riduzione della moneta di bronzo, la stessa perde importanza e nell’espansione di Roma il "DENARIO" di argento sarà la moneta più importante.

Roma dopo la seconda guerra punica 202 a.c. riorganizza le emissioni monetali d’argento, toglie le indicazioni dalle monete e stabilisce i nuovi rapporti con l’asse:

Il continuo variare nel tempo dei rapporti tra metallo e moneta sono serviti ad adeguarla al costo per la produzione e lavorazione della materia prima e al conseguente aumento delle merci. Chi afferma che la svalutazione è una invenzione moderna non conosce il passato e quanto i nostri avi hanno fatto per controllarla ed aggirarla.
                                                                                                  continua L'ETA' ANTICA