ORIGINI DELLA MONETA




La primitiva forma di vita sociale portava le genti a scambiarsi le merci che producevano in eccedenza, con altre merci a loro mancanti.

Questo scambio si basava sul "baratto" in cui la merce scambiata doveva essere pesata di volta in volta. Le difficoltà del baratto arrivarono quando le merci scambiate divennero molte. Immaginiamo di scambiare una decina di voci - bue, pecore, pesce, frutta, frumento, orzo, punta di frecce, clava, selce levigata – le difficoltà aumentarono perché serviva dare ad ogni prodotto una valutazione che doveva accontentare il venditore e l’acquirente.

Sicuramente nelle popolazioni più avanzate nel commercio maturò l’idea di trovare prodotti di riferimento più maneggevoli.

Furono i Sumeri - (gli abitanti della Mesopotamia che nel 4000 circa a.c. avevano inventato la scrittura ) - che con i loro sacerdoti stabilirono di scegliere il metallo come la merce più adatta per gli scambi, i metalli scelti avevano il pregio di mantenere costante il peso nel tempo.

I metalli prescelti furono; l’ORO sacro al dio sole, e l’ARGENTO consacrato alla pallida luna.

Il valore tra i due metalli fu stabilito da uno a tredici e un terzo che corrisponde al rapporto tra l’anno solare ed i mesi lunari.
Ricordiamoci che i Sumeri avevano un calendario con precisione  pari alla nostra.

Col tempo si cominciarono a barattare i prodotti con oggetti informi chiamati dagli studiosi "Premonete". Erano pezzi di metallo a foggia di anelli, rozzi pani di bronzo, bastoni a punta      (osservandoli nei musei si pensa a ferri da girarrosto).
Essi potevano essere di rame, detti "oboli" o lastre di bronzo con peso da 24 a 30 chili a forma di pelle di bue.

Nelle premonete possiamo mettere anche alcune particolari varietà di conchiglie che le popolazioni oceaniche usavano nei loro commerci.

Non possiamo ancora affermare che la moneta sia nata, i metalli preziosi restavano custoditi nei templi, i sacerdoti regolamentavano le operazioni più importanti, i piccoli contadini o artigiani non potevano vedere il valore del loro lavoro.

L’antica civiltà egizia 3000 / 2000 a.C. che ha costruito grandi piramidi e città non ha sentito la necessità della moneta in virtù del sistema sociale vigente di tipo comunistico.

Solo dal 800 a.c. possiamo ritenere che la moneta è ormai una realtà come la pensiamo noi. Dall’Asia Minore l’uso della moneta si diffuse in tutto il mondo greco mediterraneo.
Roma ereditò l’uso e la diffuse nei paesi confinanti del Nord Italia e del Nord Europa.

Le città /stato greche consideravano con orgoglio la propria moneta che circolava nella propria città e nella zone di influenza, in concorrenza con quelle delle numerose città o regni vicini.

Sappiamo che la moneta antica è stata un mezzo sicuro di scambio monopolizzato dalle città/stato greche ed è da ritenere una delle migliori espressioni della civiltà evoluta.
 

METALLI USATI per la monetazione

ELETTRO - lega di oro e argento allo stato nativo.

Usato nella prima monetazione 687 – 652 a.C. . Fu presto abbandonato in quanto non veniva garantito il quantitativo di metallo e peso.

ORO - puro o in lega prestabilita

L’Oro è stato sempre considerato il primo metallo di monetazione. Fu la base per tutti i riferimenti con gli altri metalli e pertanto non fu mai considerato come una moneta circolante. Servì per pagamenti di elevati valori o usato tra gli stati e le banche per il saldo di grossi pagamenti.

Tutto il sistema economico e la riserva degli stati, fino a metà del XX secolo, era basato su questo metallo

ARGENTO - puro o in lega prestabilita

E’ stato il metallo più monetato sia in antichità che ai giorni nostri.

BRONZO - lega di rame e stagno

Fu adottato per la prima volta dai Greci e città della Magna Grecia al tempo della decadenza e durante la soggezione a ROMA.

ORICALCO – lega di rame e zinco

Fu adottato da Roma Imperiale a partire da Nerone

ALLUMINIO - NICHEL - LEGHE DI FERRO

Questi metalli compaiono solo con la monetazione dei giorni nostri .
 
 

Metodi di costruzione delle monete.

Tramite FUSIONE (Sistema poco usato)

Alcuni tipi di monete antiche vennero fuse in una forma multipla. Nella staffa di terra per la fusione veniva creata la forma con il simbolo di identificazione. Questo tipo di monete sono facilmente riconoscibili per i punti dove le varie monete erano unite nella fusione.

Tramite CONIO (Sistema tuttora usato)

I tondelli preparati in precedenza vengono compressi fra due metalli detti coni. La compressione avviene rapidamente tramite un colpo violento. Si pensa che i tondelli fossero prescaldati per facilitare l'operazione.

Dall’antichità fino al 1400 i coni con le raffigurazioni da imprimere erano in rame ed erano inseriti in strutture di ferro, l’operazione di coniazione avveniva nel seguente modo;

Il tondello veniva posto sul conio inferiore, si appoggiava il conio superiore al tondello e si imprimeva un forte colpo con un martello. La moneta era pronta.

Ecco perché anche le monete dello stesso conio non risultano uguali tra loro, il colpo non era uniforme, non diciamo cosa succedeva quando si sbagliava a battere. ???!!!

Dopo il 1400 entrano in uso le prime macchine ; torchio, presse, orlatrici per creare scritte sul bordo

Queste macchine hanno permesso di stampare grandi quantità di moneta in modo da soddisfare le esigenze sempre maggiori dovute anche all’aumento della popolazione.

Tramite CARTA STAMPATA

Dal 1700 nasce una nuova moda, firmare delle carte dette PAGHERO’ che via via nel tempo dettero l’avvio ad un nuovo tipo di moneta di carta " CARTAMONETA". Questa prenderà il sopravvento sulla moneta metallica , il valore di questo nuovo prodotto è garantito dagli Stati Sovrani.
 

                                                                                                     continua L'ETA' ANTICA