ETA’ MODERNA 1492 -- 1800

- Monetazione metallica

La scoperta delle terre oltre il grande oceano per merito di Cristoforo Colombo nel 1492 invoglia tutte le potenze marittime ad inviare nuove spedizioni.
Le grandi spedizioni navali permettono di raggiungere le terre del Nord, Centro e Sud America e di circumnavigare l’Africa per raggiungere l’India e la Cina.
Fu così che agli inizi del 500 l’Europa poté contare su arrivi regolari d’oro ed argento.
In breve si formano nuove ricchezze e nuovi detentori di ricchezze i " BANCHIERI ".
La nuova società si allarga sensibilmente e molti beni, che prima erano considerati di lusso, cominciano ad entrare nelle abitudini quotidiane di larghe fasce della popolazione europea.
Aumento della popolazione, aumento dei consumi, intensificarsi, anche su lunga distanza, degli scambi commerciali, miglioramento del livello di vita di larghi strati della popolazione, influì sullo sviluppo dell’economia monetaria europea e sull’aspetto delle stesse monete.
Questo sviluppo portò nel 1500 alla nascita di nuove potenze il Portogallo, la Spagna e la Francia, le quali usarono i nuovi arrivi di metallo prezioso per coniare grandi quantità di monete imitando le emissioni di Genova, Firenze e Venezia.

Per facilitare il commercio si coniano monete multiple del ducato gr.3,5, compare il "Doppio ducato" gr. 6,8 o "Quattro ducati" gr. 12,98 e monete d’argento si presentano con i Testoni gr. 9,2 le Piastre gr.32,3 .
Per i commerci locali si coniano piccole monete in rame o di mistura, dove il metallo usato non garantisce il valore intrinseco.

La storia d’Europa del 1500 e 1600 è continuamente interessata da guerre e dal movimento d’eserciti stranieri.
Ricordiamo Carlo I di Spagna e delle terre d’oltre mare, che per le varie eredità paterne e materne diventa re di Napoli , erede dei territori dell’Asburgo d’Austria e Germania, re delle Fiandre e della Borgogna. Nel 1519 ottenne il titolo d’Imperatore con il nome di Carlo V, lo scopo fu raggiunto anche perché poté disporre di grosse somme d’oro prestatagli dai potenti banchieri tedeschi FUGGER.
CARLO V passerà alla storia come l’imperatore dove sulle sue terre non tramontava mai il sole.
Per la storia d’Italia ricordiamo Carlo V ché divise la penisola in numerosi stati che dureranno, con alterne vicende, fino al periodo napoleonico.
Sotto il regno di Carlo V avviene la scomunica papale di Martin Lutero nel 1521 e la nascita della protesta delle genti germaniche contro il potere religioso del papato.
Nasce il protestantesimo che provocherà guerre in tutti i territori dell’ Europa centrale per decine d’anni, tra i favorevoli alla chiesa di Roma e i dissidenti.
Nel nord Europa una nuova potenza si stava formando, è l’Inghilterra.
Il re ENRICO VIII 1509 - 1547 si affaccia sulla scena europea aderendo con Carlo V e con il papa Giulio II alla guerra contro i francesi.
Qualche anno dopo Enrico VIII, per combattere il potere economico detenuto dai religiosi, toglie alla chiesa le sue ricchezze, nascono scontri con il papa e alla fine avverrà il distacco da Roma, il re si proclama capo dei vescovi inglesi.

Anche in Italia per tutto il 1500 fu un susseguirsi di guerre, i contendenti principali sono i francesi e gli spagnoli che lottano per il possesso del Piemonte, della Lombardia e delle terre meridionali.
Nelle contese interviene anche il Papa che signore di Roma e delle terre del centro Italia partecipa alle guerre dei vari sovrani per ottenere nuove proprietà.
La Repubblica Veneta interverrà in tutte queste guerre con alterne fortune, l’ottima politica dei Dogi le permetterà di superare con onore le dispute e garantirsi la vita per altri due secoli.
Il 500 non è solo un secolo di scoperte di nuove terre, ma anche uno sviluppo degli studi matematici, astronomici e la nascita di macchine tali da facilitare il lavoro all’uomo.

In Germania si sviluppa, secondo il sistema fatto da Johann Gutenberg nel 1450, il modo di riprodurre i libri tramite la "stampa".
A Venezia ai primi del 1500 si conoscono 417 tipografie.

Che cosa succede nelle monete ?

I miglioramenti non avvengono solo nella costruzione di navi, case, nella riproduzione dei libri ma anche nel conio delle monete. La necessità di forti quantitativi di monetato e il peso sempre più alto dei tondelli stuzzica la ricerca, finisce la coniazione con la battitura manuale e inizia la coniazione con macchine i "TORCHI".
Le monete che i vari stati emettono riproducono i volti dei re o signori . La coniazione principale è in oro ed argento, per il commercio locale le monete sono in rame o di mistura.
I Principi del 500 e 600 gareggiano per avere le monete più belle e chiamano i grandi maestri dell’arte incisoria. Ricordiamone alcuni: Pisanello, Benvenuto Cellini, Pastorino da Siena, Jacopo da Trezzo, Leone Leoni i quali crearono le più belle monete di tutta la storia Europea contemporanea.
Nel 1600 e 1700 le monete hanno un grande incremento dovuto all’espandersi dei commerci e al benessere che raggiunge maggiori classi sociali.
Gli artigiani devono fabbricare più vestiti, piatti, vasellame, e la gente che lavorando riceve denaro lo spende per avere cose in maggior quantità.
Le monete sono ritornate ad essere come nel periodo dell’impero romano un mezzo di riferimento e di garanzia.
Si acquistano, case, terreni, o piccoli oggetti con il semplice scambio di monete.
Si ritorna a conservare e risparmiare le monete d’oro e d’argento per affrontare grossi acquisti ed avere un tesoro per tempi di guerra o di carestia.

Alla fine del 1700 in Europa si sviluppa l’idea di unificare i sistemi di misura e di peso, in quanto ogni stato e zona si usavano proprie unità di misura. A Parigi dal 1792 si riunirono studiosi di vari stati e il 10 dicembre 1799 determinano le nuove unità di misura basate sul metro – chilo – decimetro cubo (SISTEMA DECIMALE).

1 Metro = 1000 millimetri

1 Chilo = 1000 grammi

1 Decimetro cubo = 1 litro di acqua = 1 chilo

Questa trasformazione toccherà anche le monete che presenteranno valori multipli di 1 – 10 – 100 –1000 ecc. che saranno la base della monetazione moderna.

Napoleone Buonaparte nelle sue conquiste in Europa obbligò l’uso del nuovo sistema metrico.
Con la fine di Napoleone e con il congresso di Vienna del 1815 oltre che ritornare ai regni precedentei il momento napoleonico si decretò di eliminare anche il nuovo sistema di misura.
Per gli stati d’Europa servirà tutto XIX secolo per convincersi che il nuovo sistema è più semplice degli altri ed adottarlo.

Solo l’Inghilterra manterrà la vecchia tradizione monetale, si dovrà arrivare al 1980 passare anchessa al sistema decimale.

In Italia lo stato che per primo utilizzò il sistema decimale francese fu il Regno di Sardegna nel 1820 che poi estese a tutta la penisola dopo l’unificazione e la proclamazione del Regno d’Italia nel 1861.

Alla fine del 1700 e nel 1800 compaiono tre nuovi pezzi in oro:

- Il "DOLLARO" degli Stati Uniti d’America
- La "LIRA STERLINA" dell’Inghilterra
- Il "MARENGO" creato in Francia e adottato da Italia, Svizzera, Belgio, Olanda, Austria,
                              Ungheria, Germania.
 

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