E’ nata una moneta: l’EURO

Sembra doveroso finire questo 2001 parlando dell’evento più eclatante ed importante che stiamo vivendo e che ci coinvolge cambiando le nostre abitudini monetarie, la nascita di una nuova moneta: l‘EURO.
Dai primi giorni del gennaio 2002 useremo la nuova cartamoneta e le nuove monete metalliche che sostituiranno il circolante degli stati della Comunità Europea.
La monetazione in carta "Banconote" per valori elevati e in metallo "Moneta Spicciola" per piccoli valori.

1. - Per renderci conto che cosa significhi cambiare una moneta dobbiamo fare alcune
      considerazioni sulle sue caratteristiche fondamentali.

La banconota presenta tre elementi fondamentali
· Il nome, cioè l’indicazione dell’unità monetaria nella qual è espressa (lira, dollaro,
   marco, yen)
· Il valore nominale, cioè la quantità di unità monetarie che si vuole incorporare
   (10, 20, 1.000, 500.000)
·Il disegno, cioè l’insieme di elementi figurativi, geometrici o di altro genere che stanno a
  presidio della sua gradevolezza, riconoscibilità e autenticità

Questi elementi, presenti in tutte le banconote emesse in qualsiasi epoca o  luogo, sono comunque soggetti a modificazioni  frequenti e per motivazioni differenti.

Il cambio del disegno: in Italia avevamo il 100.000 con Manzoni, poi siamo passati alla Primavera del Botticelli, adesso abbiamo il Caravaggio.
In Francia nel biglietto da 100 franchi si sono succeduti Cormeille, Delacroix e Cézanne.

Queste modifiche sono di solito alla base di esigenze di ordine estetico, esigenze di sicurezza, innovazioni nella tecnologia di stampa.

Modifiche del valore nominale: Si procede a questa riforma quando, dopo un periodo prolungato di inflazione a due o tre cifre, il valore nominale dell’unità monetaria non è più reale.

In Italia la modifica si ebbe subito dopo la guerra e negli ultimi decenni si era molto parlato di Lira Pesante che avrebbe cambiato il mille in uno e il diecimila in dieci.
Altrove questi cambiamenti sono stati realizzati e ricordiamo quello sensazionale della Francia alla fina degli anni Cinquanta: tutti i valori furono divisi per cento cosicché mille franchi diventarono dieci.

Il cambio del nome: esso significa una rottura traumatica con il passato, raramente è un fatto soltanto economico, spesso è un fatto politico o istituzionale. Citiamo i paesi che di recente hanno operato in questo senso:

2. – Tutti i mutamenti, più o meno, generano momenti di incertezza nel pubblico ed è questo
      che le autorità monetarie tendono ovunque a introdurli con cautela adottando procedure
      o accorgimenti più idonei a rendere meno brusco e meglio assimilabile il passaggio dal
      vecchio al nuovo.

Si evita di cambiare i tre elementi tutti insieme, ma anche quando se ne cambia uno solo si procede con moderazione. Soprattutto si cambiano i biglietti uno alla volta e si lasciano coesistere per un tempo abbastanza lungo i vecchi e i nuovi esemplari. Solo quando i nuovi sono decisamente in maggiorità si procede al ritiro dei vecchi biglietti.
Nel cambio del valore nominale il rapporto di rivalutazione è sempre una potenza di dieci onde rendere più facile i calcoli di conversione. Di solito si mantiene il nome preesistente, aggiungendo l’aggettivo "nuovo" o più familiarmente "pesante".
Quando viene cambiato il nome di solito si ricorre ad un nuovo termine che appartiene alla tradizione popolare e che magari rievoca vecchie glorie e vecchi splendori.

3. – Dopo questa analisi non resta che notare come nel cambio fra monete nazionali e euro si
      faccia tutto il contrario di quello che si sia fatto nel passato.

Tutto avviene nella maniera più traumatica e meno amichevole per il pubblico. Non solo si cambiano i tre elementi tutti insieme, ma ciascun cambiamento costituisce una rottura violenta con la prassi costantemente seguita.

                                            1 EURO = 1 ECU = valore monete esistenti

                                    Nel 1999 per acquistare 1 ECU
                                                                                        servivano 1936,27 lire
                                                                                                              6,559 franchi
                                                                                                              1,955 marchi
                                                                                                              ecc.

4. – Viene spontaneo pensare che questa nuova moneta è nata male, i tecnici non avevano
       esperienza in materia.

Non risponde a verità, ogni scelta è stata valutata studiata e messa in pratica in quanto se si voleva fare la moneta unica non si poteva fare altrimenti.
Produrre in una decina di stamperie diverse sette biglietti, costudirli e distribuirli fra i vari punti di spendita ed emetterli tutti insieme in un’area grande e affollata come quella europea e nel contempo ritirare i biglietti nazionali e procedere alla loro distruzione, ritengo sia uno sforzo organizzativo e logistico enorme.
Per raggiungere gli obbiettivi prefissati si sono adottate linee di azione precise tra le quali:

  X Germania
S Italia
L Finlandia
M Portogallo
N Austria
Z Belgio
Q Olanda
T Irlanda
U Francia
V Spagna
Y Grecia
 
L’utilizzo di inchiostri "O.V.I." (l’inchiostro che cambia colore a seconda della diversa incidenza della luce sulla banconota) rende la banconota difficilmente riproducibile anche dalle fotocopiatrice a colori. Le banconote che dal 1 Gennaio 2002 circoleranno negli Stati della Comunità con i seguenti valori: 5 – 10 – 20 – 50 – 100 – 200 – 500 EURO, hanno colori ben definiti e un disegno molto curato con figure di archi, finestre e strutture su un verso e nell’altro si vede la bandiera europea e un profilo geografico dell’Europa sormontata da costruzione di ponti quali simbolo di unione e unità tra gli stati.
 

Le vecchie banconote che fine faranno ?   Saranno ridotte a striscioline dai vari enti preposti per poi passare alla carta di recupero, diventeranno quintali di carta multicolore.

(Personalmente mi piace pensare che diventino minuscoli coriandoli di carnevale per il divertimento dei piccoli e dei grandi, almeno per una volta non saranno motivi di odio, invidia, sete di potere, bramosia……)

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La Moneta Spicciola in metallo

Ai giorni nostri alla moneta metallica è relegato il compito di assolvere il pagamento delle piccole spese e pertanto i valori in campo sono i più piccoli.

Per molti stati europei, tra i quali l’Italia, si è ritornati al sistema centesimale.

A differenza delle banconote le monete metalliche sono diverse fra i vari Stati membri dell’unione monetaria. La moneta si presenta con una faccia comune per tutti, dove compare il valore, mentre l’altra sarà nominale con raffigurazioni specifiche per ogni paese che le emette.

I valori delle monete saranno: 1 – 2 – 5 – 10 – 20 – 50 centesimi di Euro (eurocent)
                                                   1 – 2 Euro

Essendo la moneta metallica atta ad assolvere il mercato spicciolo, non è considerata al di fuori della Comunità Europea, i metalli utilizzati sono leghe a basso valore intrinseco.

Nei vari stati membri dell’unione monetaria si potranno trovare e utilizzare monete provenienti dalla Francia, Germania, Spagna, ecc.

Ricordiamoci che noi italiani già conosciamo questo sistema diversificato, trovavamo e utilizzavamo le lire metalliche provenienti dallo Stato del Vaticano o dalla Rep. di San. Marino.

La Comunità Europea sta pensando di emettere monete commemorative utilizzando metalli nobili quali Argento e Oro.
Queste monete sono ricercate dai collezionisti in quanto emesse in limitato numero e particolarmente lavorate nel conio affidato ad incisori di prestigio.

Le vecchie monete metalliche che fine faranno ?.

Il loro quantitativo è di migliaia di quintali di metallo.
Non è stata ancora presa una decisione in merito, al loro ritiro verranno sistemate in magazzini.
E’ impensabile procedere all’immediata fusione, si creerebbe un calo improvviso del valore delle materie prime, pertanto una decisione in proposito merita un’attenta valutazione logistica da parte dei tecnici bancari della comunità.

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Testo della lezione d'introduzione al corso di Numismatica che il socio Riccardo Lupi  tiene presso L'ACCADEMIA PER TUTTE LE ETA' di Cologno Monzese anno 2001-2002.