Denaro di Chartres
Dia. 19 mm, gr. 1,14, in lega di biglione.
Diritto – + CARTIS CIVITAS, croce nel centro.
Rovescio- disegno astratto con corona, denti e tre bisanti.
Chartres fu sede una importante contea.
Il denaro in questione fu coniato dal conte Tibaldo I (1037
– 1090), il cui potere si estendeva nella Francia centrale fino allo
Champagne.
Questa tipologia, alquanto astratta, si manterrà uguale
fino alla fine del 1200.
Denaro di Melle
Dia. 21 mm, gr. 1,13, in lega di biglione.
Diritto – CARLVS REX, in circolo, nel centro croce patente.
Rovescio – MET ALO, su due linee.
Melle, cittadina del Poitou, fu in origine una zecca
carolingia, molto importante, nei dintorni vi erano miniere di argento. La
tipologia di questo denaro si rifà alle prime emissioni di Carlo il
calvo,figlio di Carlo Magno, i conti del Poitou la mantennero inalterata fin
quasi al sec. XIII. Il denaro di Melle ebbe una vasta diffusione sul territorio
francese.
Denaro di Mans
Dia. 18 – 21 mm, gr. 1,04, argento.
Diritto - + COMES CENOMANNIS, con monogramma di Herbert al centro.
Rovescio - + SIGNUM DEI VIVI, con croce patente al centro.
Variante al dritto + COMES CIIOMANIS.
Il denaro in questione fu coniato nella zecca di Mans,
città principale della contea del Maine, dal conte Herbert I, potente
feudatario che lottò contro la famiglia d’Anjou, per il controllo
delle contee della Francia settentrionale.
Questa moneta ebbe una larga diffusione nelle regioni settentrionali,
poiché aveva un buon contenuto di argento rispetto ad altre monete
circolanti. In Normandia il denaro di Mans valeva due denari locali.
Denaro di le Puy
Dia. 19,5 mm, gr 0,90 – 0,70, in lega di biglione.
Diritto - +MONETA (scritta retrograda), croce con 4 rami al centro.
Rovescio - +: SCS MARIAE (scritta retrograda), croce con 6 rami al centro.
Città della Aquitania, moneta anonima coniata
dai vescovi locali. Il diritto di batter moneta fu concesso al vescovo Adalard
nel 924 e riconfermato da re Lotario nel 955. il denaro di le Puy fu chiamato
anche pougeoise. In seguito, venne denominata con questo nome una moneta
di rame, largamente usata sul finire del 1100, sia in Francia che in Terrasanta.
Denaro di Melgueil
Dia. 17mm, gr. 1,13, in lega di biglione.
Diritto – iscrizione illeggibile,nel centro grande I accostata a 2 mitre.
Rovescio – iscrizione illeggibile, nel centro 4 anelli con bisante centrale.
Cittadina della Linguadoca, fondata dai visigoti, sede
iniziale di una signoria vescovile, passò poi ai conti omonimi, che
iniziarono a coniare denari e oboli anonimi. La contea passò, in seguito,
alla crociata degli albigesi alla chiesa.
Denaro di Valence
Dia. 18 mm, gr 1,02, argento.
Diritto – URBA VALENTIAI, nel centro angelo stilizzato.
Rovescio – S.APOLLINARS, nel centro croce.
Città del Delfinato, sede vescovile da antica
data, insieme alla vicina cittadina di Die coniò monete anonime.
Denaro di Lucca.
Diritto - + INPERATOR, monogramma di Enrico nel centro.
Rovescio - + ENRICVS, nel centro LVCA.
Una delle città più importanti della Toscana,
zecca risalente al periodo longobardo. La moneta in questione è coniata
a nome degli imperatori tedeschi Enrico III - IV - V, periodo 1039 –
1125. moneta molto apprezzata in Italia, soprattutto nel regioni centrali,
per il suo contenuto di argento, contrapposta al denaro pavese, su cui prese
il sopravvento dopo la sua svalutazione, XI secolo.
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